In materia fallimentare nel caso in cui il tribunale sia chiamato alla determinazione complessiva del compenso per il curatore fallimentare e debba provvedere al successivo riparto tra i curatori che si siano succeduti nella funzione, è necessaria la partecipazione, al procedimento camerale di cui all’art. 39 della L.F., di tutti i soggetti che hanno rivestito tale qualità, al fine di individuare la frazione spettante a ciascuno di loro e ciò nel rispetto del principio del contraddittorio

In materia fallimentare nel caso in cui il tribunale sia chiamato alla determinazione complessiva del compenso per il curatore fallimentare e debba provvedere al successivo riparto tra i curatori che si siano succeduti nella funzione, è...

In materia fallimentare gli effetti della c.d. consecuzione, ovvero della considerazione unitaria della procedura di concordato preventivo, cui succeda quella di fallimento, comportante, con riguardo alla revocatoria fallimentare, la retrodatazione al momento dell’ammissione del debitore alla prima di esse, del termine iniziale del periodo sospetto, ciò che rileva non è la legittimità di tale ammissione ma il fatto che un’ammissione vi sia stata e una procedura di concordato sia iniziata

In materia fallimentare gli effetti della c.d. consecuzione, ovvero della considerazione unitaria della procedura di concordato preventivo, cui succeda quella di fallimento, comportante, con riguardo alla revocatoria fallimentare, la...

La prova della “partecipatio fraudis” del terzo, necessaria ai fini dell’accoglimento dell’azione revocatoria ordinaria nel caso in cui l’atto dispositivo sia oneroso e successivo al sorgere del credito, può essere ricavata anche da presunzioni semplici

La prova della “partecipatio fraudis” del terzo, necessaria ai fini dell’accoglimento dell’azione revocatoria ordinaria nel caso in cui l’atto dispositivo sia oneroso e successivo al sorgere del credito, può essere...

Nel caso in cui, nei confronti di una società a responsabilità limitata, avente sede statutaria e struttura produttiva in Italia, facente parte di un gruppo di imprese partecipate totalitariamente da una holding finanziaria di diritto belga, sia stata aperta una procedura di insolvenza principale dal giudice francese in base all’individuazione in Francia del centro degli interessi principale della stessa società, l’apertura di tale procedura non osta a che il giudice italiano apra successivamente nei confronti della società medesima una procedura di insolvenza secondaria

Nel caso in cui, nei confronti di una società a responsabilità limitata, avente sede statutaria e struttura produttiva in Italia, facente parte di un gruppo di imprese partecipate totalitariamente da una holding finanziaria di diritto belga, sia...

In tema di revocatoria fallimentare la conoscenza dello stato di insolvenza da parte del terzo contraente deve essere effettiva e può essere provata anche con indizi e fondata su elementi di fatto, purché idonei a fornire la prova per presunzioni, di tale effettività

In tema di revocatoria fallimentare la conoscenza dello stato di insolvenza da parte del terzo contraente deve essere effettiva e può essere provata anche con indizi e fondata su elementi di fatto, purché idonei a fornire la prova per...

La precisazione, contenuta nel ricorso ex art. 98 della legge fallimentare (R.D. n. 267 del 1942), dei documenti di cui il ricorrente intenda avvalersi ai fini probatori, consente di escludere ogni colpevole inerzia della stessa parte in relazione alla mancata produzione degli stessi

La precisazione, contenuta nel ricorso ex art. 98 della legge fallimentare (R.D. n. 267 del 1942), dei documenti di cui il ricorrente intenda avvalersi ai fini probatori, con indicazione, per relationem, dei documenti già prodotti dinanzi al...

Il D.Lgs. n. 5 del 2006 disciplina la liberazione del debitore, persona fisica ed imprenditore commerciale dichiarato fallito, con esclusione del piccolo imprenditore commerciale, del debitore civile e dell’imprenditore non commerciale, dai debiti residui nei confronti dei creditori concorsuali rimasti insoddisfatti dalla liquidazione della massa fallimentare

Il D.Lgs. n. 5 del 2006 disciplina la liberazione del debitore, persona fisica ed imprenditore commerciale dichiarato fallito, con esclusione del piccolo imprenditore commerciale, del debitore civile e dell’imprenditore non commerciale, dai...

Qualora il curatore fallimentare, commercialista, sia responsabile, ai sensi del combinato disposto dell’art. 38, comma 1, della legge fallimentare (R.D. n. 267 del 1942) ed art. 2043 c.c., del risarcimento di un danno ingiusto cagionato nello svolgimento della sua attività di ausiliare di giustizia, l’assicuratore della responsabilità civile per la sua attività professionale deve tenerlo indenne

Qualora il curatore fallimentare, commercialista, sia responsabile, ai sensi del combinato disposto dell’art. 38, comma 1, della legge fallimentare (R.D. n. 267 del 1942) ed art. 2043 c.c., del risarcimento di un danno ingiusto cagionato...

Deve essere esclusa la preclusione della domanda tardiva di insinuazione al passivo fallimentare degli interessi maturati, ex art. 101 della legge fallimentare (R.D. n. 267 del 1942), dopo l’avvenuta ammissione tempestiva del credito principale (conf. cass. civ., sez. I, sent. n. 4554 del 2012).

Deve essere esclusa la preclusione della domanda tardiva di insinuazione al passivo fallimentare degli interessi maturati, ex art. 101 della legge fallimentare (R.D. n. 267 del 1942), dopo l’avvenuta ammissione tempestiva del credito principale...