In tema di compensi professionali degli avvocati, non possono essere considerate come stragiudiziali, ed essere perciò compensate separatamente da quelle giudiziali, quelle attività professionali che, sebbene non esplicate davanti al giudice, siano tuttavia con quelle giudiziali strettamente connesse e ad esse complementari in quanto intese all’introduzione e svolgimento del procedimento giudiziale anche se svolte al di fuori di esso, così da costituirne il naturale completamento; a maggior ragione ove la natura giudiziale della prestazione derivi dallo stesso tenore della tariffa giudiziale professionale ogni volta che la prestazione stessa sia in essa esplicitata (nella specie, la Corte ha respinto il ricorso di un legale che chiedeva di essere retribuito anche per le prestazioni stragiudiziali attinenti ad attività investigativa intesa al rinvenimento di conti bancari; la Corte, infatti, ha ricordato che fa parte dell’impegno professionale dell’avvocato l’attività di reperimento di documenti e beni, in quanto costitutivi della materia-base sulla quale innestare l’attività propriamente giuridica, tanto che tale ricerca è espressamente prevista in autonoma voce della tariffa professionale quale attività specificamente compensata).

Cassazione civile , sez. II, 12 giugno 2008 , n. 15814

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